Ne avete mai sentito parlare?
Cos'è un Glimmer?
Ne avete mai sentito parlare?
Cos'è un Glimmer?
L'imperfezione, spesso percepita come una debolezza, è in realtà la nostra più grande forza. Questa è la rivoluzionaria tesi sostenuta da Brené Brown, ricercatrice e autrice di fama mondiale, che ha dedicato la sua carriera allo studio delle emozioni umane, in particolare della vulnerabilità.
Cos'è la vulnerabilità?
La vulnerabilità non è sinonimo di debolezza, ma piuttosto la condizione di esporsi emotivamente, di aprirsi al mondo con autenticità, nonostante il rischio di ferirsi. È il coraggio di mostrare le proprie fragilità, di ammettere i propri errori e di chiedere aiuto.
Perché abbiamo paura della vulnerabilità?
La società in cui viviamo ci spinge costantemente verso l'ideale della perfezione, della forza e dell'indipendenza. Mostrare le proprie fragilità viene spesso percepito come un segno di debolezza, un invito ad essere giudicati e feriti. Di conseguenza, molti di noi tendono a costruire muri protettivi intorno al proprio cuore, evitando di creare connessioni profonde e significative con gli altri.
Secondo Brené Brown, abbracciare la vulnerabilità è il primo passo verso una vita più autentica e soddisfacente. Ecco alcuni dei benefici associati al coraggio di essere vulnerabili:
Quando ci permettiamo di essere vulnerabili, stiamo scegliendo di essere autentici. Stiamo dicendo al mondo: "Ecco chi sono veramente, con tutte le mie imperfezioni"
Stephen Joseph Professore dell’Università di Nottingham e voce di spicco della psicologia positiva sostiene che l'autenticità è la chiave per vivere una vita più piena e significativa. Essere autentici significa essere in sintonia con i propri valori, desideri e bisogni più profondi, agendo in modo coerente con essi. Questa congruenza tra il sé interiore e il sé manifestato porta a un senso di integrità e di realizzazione personale.
Joseph riconosce che essere autentici non è sempre facile. La società, le aspettative degli altri e le nostre stesse paure possono ostacolare il nostro percorso verso l'autenticità. Il primo passo da fare consiste, nel comprendere le cose che facciamo per ingannare noi stessi. Joseph parla di meccanismi di difesa come la negazione, l'acting out e lo spostamento che, sebbene possano proteggerci momentaneamente da emozioni dolorose, a lungo andare finiscono per ostacolare la nostra crescita personale e la nostra capacità di essere autentici.
Analizziamoli più nel dettaglio:
In conclusione
La vulnerabilità non è una debolezza, ma una forza straordinaria che ci permette di creare connessioni autentiche, di crescere come persone e di vivere una vita più piena e soddisfacente. Abbracciare la nostra umanità, con tutte le sue imperfezioni, è il primo passo verso una vita più felice e significativa.
Da ricordare: il percorso verso l'autenticità è un viaggio continuo, non una destinazione. Abbiate pazienza con voi stessi e celebrate ogni piccolo passo avanti.
Risorse utili:
Puoi scaricare qui il mio ebook gratuito “percorsi di consapevolezza”
Quanti ricordi ci legano ai nostri nonni, alle loro storie e ai loro consigli? Oltre ai valori familiari e all'affetto, i nonni ci hanno tramandato un modo di vivere che, seppur lontano nel tempo, ci offre preziose lezioni per affrontare le sfide della sostenibilità odierna (ambientale ed economica).
Un tempo, la sostenibilità era uno stile di vita, le generazioni passate vivevano in un mondo dove le risorse erano scarse e il rispetto per la natura era un imperativo. I nonni non parlavano di "impronta ecologica" o di "riscaldamento globale", ma agivano in modo naturale per preservare l'ambiente.
I nostri nonni sapevano trovare la felicità nei gesti quotidiani, nella semplicità di un pasto condiviso e nella bellezza di un paesaggio familiare. Erano pienamente consapevoli del fatto che la vera ricchezza non sta nelle cose materiali, ma nella capacità di apprezzare le piccole gioie della vita, come un raggio di sole, il profumo dei fiori o il calore di un focolare.
Questo atteggiamento verso la vita li rendeva capaci di adattarsi a condizioni di scarsità poichè sapevano trovare forza e dignità nella solidarietà e nella semplicità.
Le giornate si accorciano, il freddo si fa sentire e l'atmosfera si tinge di colori caldi e avvolgenti. Non c'è niente di meglio, in questo periodo dell'anno, che concedersi un momento di coccola e benessere. E cosa c'è di più confortante di un bel bagno o una doccia con un sapone dal profumo intenso e avvolgente?
Il sapone all'arancia e cannella è un vero e proprio classico delle profumazioni invernali. L'arancia, con la sua nota agrumata e fresca e la cannella, calda e speziata, creano un mix inebriante che evoca immediatamente le atmosfere delle feste e del Natale.
Realizzare il proprio sapone in casa è un'esperienza gratificante che ti permette di ottenere un prodotto personalizzato, naturale. Inoltre, è un modo divertente e creativo per passare il tempo e fare un regalo originale ai tuoi cari.
Immaginate una tazza da tè. È bella, elegante, ma il suo vero valore risiede nel vuoto “che contiene”. È proprio questo spazio vuoto che la rende pronta per essere riempita di una bevanda calda e profumata. Allo stesso modo, la nostra mente, quando è libera da pensieri ossessivi, preoccupazioni e giudizi, diventa uno spazio fertile in cui possono sbocciare nuove idee, intuizioni e creatività.
Nella filosofia zen il vuoto non è considerato assenza, l'opposto del pieno, piuttosto la condizione che permette al pieno di esistere. Come lo spazio della tazza che contiene la bevanda, senza il quale la tazza stessa non potrebbe essere definita.
Il vuoto è potenzialità infinita, il terreno fertile da cui nascono tutte le cose. È la matrice di ogni forma, di ogni pensiero, di ogni esperienza.
Affascinante anche il punto di vista della psicoanalisi lacaniana, che vede il vuoto come uno spazio da esplorare per prendere contatto con le profondità della nostra psiche, per confrontarci con i nostri desideri più intimi e per costruire un senso di noi stessi. Non è un vuoto da colmare, ma piuttosto un vuoto da abitare, un luogo di creazione e di trasformazione.
Mi piace prendermi cura della mia pelle in modo naturale e sono alla costante ricerca di rimedi sempre nuovi che rispondano alle esigenze specifiche della mia epidermide.
Sono consapevole del fatto che nel mantenere la mia pelle in salute nel tempo, gioca un ruolo fondamentale la prevenzione, soprattutto per quel che riguarda gli inestetismi legati all'età.
Oggi vi propongo una ricetta, che vi presento in 3 versioni diverse; un trattamento notturno anti-age che dona elasticità alla pelle, la rigenera e la nutre a fondo. Potrete scegliere di sperimentare tutte e 3 le versioni e valutare quale è più adatta a voi, oppure optare da subito per quella che si addice di più alle caratteristiche della vostra pelle.
Ognuno ha le proprie esigenze ed è molto difficile proporre ricette che possano andare bene un po' per tutti.
Andiamo subito a scoprire gli ingredienti e le particolarità di ciascuna versione della ricetta di oggi.
Chi mi legge da tempo sa che gli argomenti che tratto (fai
da te, organizzazione, psicoeducazione etc) hanno tutti come filo conduttore
“il benessere”. Cerco di offrire spunti pratici che possano tornare utili a
tutti per vivere al meglio la propria quotidianità.
Affermare di “volere stare meglio “ di “voler cambiare” è
come dire “voglio essere ricco”, certo un gran bel desiderio ma senza un piano
chiaro resterà solo un desiderio.
Se vogliamo davvero migliorare le nostre vite, è
fondamentale chiarire bene cosa vogliamo
cambiare e stabilire subito i passaggi che è possibile mettere in pratica
quotidianamente.
Il cambiamento si costruisce attraverso piccole azioni
costanti che si sommano nel tempo.
Quindi, invece di desiderare il cambiamento o il benessere
chiediamoci: quale è il mio piano?
Certo, dobbiamo mettere in conto la fatica e le difficoltà,
le piccole sfide che, se affrontate una alla volta e giorno dopo giorno, ci
permetteranno di raccogliere tante soddisfazioni.
Vivere in una casa pulita e ordinata, senza eccessi,
contribuisce al nostro benessere (e dei nostri cari), su questo sono concordi
esperti di ogni genere e ognuno di noi ha di certo potuto sperimentare il senso di leggerezza e pace che si prova nel ritrovarsi
in ambienti che sono stati riordinati e puliti. Cambia completamente l’energia
della stanza.
Sul mio blog trovate tanti consigli per prendervi cura al
meglio della vostra casa (potete leggerli QUI), o potete farvi aiutare dalle
strategie che ho raccolto nel mio libro (arricchito anche con tantissime
ricette per realizzare in casa detersivi naturali efficaci), Pulire facile;tecniche e strategie per una casa naturalmente pulita, che potete acquistare QUI.
Ma veniamo ora al tema centrale del post di oggi; una strategia pratica che vi farà risparmiare tempo e fatica.
Parlando con le donne quotidianamente so quanto siano
appesantite dalle pulizie domestiche ed in particolare ho osservato che è
sentimento comune la riluttanza a pulire il bagno, nonostante questa sia una
delle stanze in cui l’igiene riveste un ruolo fondamentale.
Il modo migliore per
rendere la pulizia del bagno meno spiacevole è armarsi di consigli e trucchi
che rendano il processo più rapido e semplice. E' esattamente ciò che troverete in questo post, in cui ho raccolto i consigli più
efficaci delle esperte del settore!
Nell'era moderna, l'ossessione per il controllo sembra aver raggiunto livelli mai visti prima. Dalle case impeccabili, dove ogni oggetto ha il suo posto preciso, fino ai rigidi rituali quotidiani dedicati al benessere, la ricerca della perfezione sembra essere diventata un imperativo categorico.
Molti i filosofi che, nel corso del tempo, hanno sottolineato come il desiderio di controllo sia profondamente radicato nella paura dell'ignoto e dell'imprevedibile. In sostanza, cerchiamo di dominare le nostre vite, nel tentativo di ridurre l'ansia e l'incertezza che inevitabilmente accompagnano l'esistenza umana.
Anche Freud (psicoanalisi) e Jung (psicoterapia analitica) offrono prospettive distinte ma complementari sulla mania del controllo. Entrambe le teorie, pur con le loro specificità, individuano nelle radici profonde dell'inconscio le cause di questo bisogno compulsivo di dominare sé stessi e gli eventi della vita. Entrambe le teorie sottolineano l'importanza di esplorare l'inconscio per individuare le radici di questo comportamento e di lavorare per superare i meccanismi di difesa che lo sostengono.
Mentre Freud e Jung approfondiscono le radici inconsce di questo modo di agire, la psicologia positiva si concentra su come promuovere un approccio più flessibile e adattivo alla vita, riducendo così il bisogno di controllo eccessivo.
La psicologia positiva non si focalizza sulle cause inconsce, bensì sulle strategie pratiche che possono aiutare gli individui a sviluppare una maggiore flessibilità, accettazione e gratitudine, riducendo così il bisogno di controllo eccessivo e promuovendo una maggiore felicità e soddisfazione nella vita.
Anche le tradizioni orientali, con le loro millenarie riflessioni sulla natura umana e la condizione esistenziale, offrono una prospettiva unica sulla mania del controllo. Invece di cercare di dominare il mondo esterno, queste tradizioni invitano a coltivare un'armonia interiore e ad accettare il flusso naturale della vita.
Ad esempio il Taoismo, filosofia cinese che enfatizza l'armonia con il Tao (il Principio cosmico), considera la mania del controllo come un tentativo vano di andare contro il corso naturale delle cose. Il Tao è in continuo movimento e cambiamento e cercare di controllarlo è come remare controcorrente.
Il Buddhismo invece insegna che l'attaccamento ai desideri e la paura della sofferenza sono alla radice della sofferenza stessa. La mania del controllo nasce spesso da questo attaccamento e da questa paura.
Ma, quale è il prezzo del controllo?
Questa costante necessità di avere tutto sotto controllo può trasformarsi in una vera e propria gabbia mentale, generando ansia, stress e, in alcuni casi, persino disturbi più seri.
Ecco perchè ho scelto di raccontare la storia di Veronica.
Chi legge il mio blog sa che mi occupo da anni di sostenibilità, sono attenta alle scelte che faccio e a come queste impattano sull'ambiente. Sono anche una persona molto curiosa, mi piace studiare, leggere e stimolare il pensiero ascoltando voci, soprattutto discordanti, sulle tematiche di attualità.
Come educatrice so fin troppo bene quanto lo sviluppo di un sano pensiero critico, un pensiero "vivente", in grado di muoversi incessantemente alla ricerca di una "verità altra", di spingersi al di là del pensiero comune, spesso unilaterale, interessato e superficiale, possa avere un impatto positivo sulle nostre vite. Pensieri ed emozioni sono strettamente connessi; aprire la mente, accogliere nuove prospettive, promuovere la curiosità apre il nostro cuore e ci connette agli altri, restituendoci a poco a poco fiducia e speranza nel futuro. Un vero antidoto contro ansie e paure che avvelenano le nostre vite e ci paralizzano, allontanandoci da noi stessi e dagli altri.
Da qualche tempo seguo con interesse il vociferare attorno alla questione del "cambiamento climatico", con gli inevitabili pericoli cui andremo incontro e le conseguenti misure ritenute necessarie per evitare la "catastrofe".
Allo stesso tempo ho prestato l'orecchio alle voci "fuori dal coro", così come vengono definite oggi, ho seguito il dibattito sui media e giornali, letto qualche libro. L'ultimo è quello di Nicola Porro, che vi presento oggi.
Il kit di pronto soccorso è un elemento spesso sottovalutato, ma che assume un ruolo fondamentale nella sicurezza di ogni casa.
In caso di incidenti domestici, piccoli traumi o malori improvvisi, avere a portata di mano i prodotti giusti può fare la differenza nel tempo di reazione e nella qualità delle prime cure, favorendo una guarigione più rapida e riducendo il rischio di complicazioni.
Perché è importante avere una cassetta di pronto soccorso?
A casa mia, le palline energetiche, piacciono proprio a tutti! Sono facili e veloci da realizzare, sane e perfette per ricaricare le energie; un ottimo snack tra una sessione di studio e l'altra per i ragazzi, ideali per uno spuntino pre-allenamento, post-allenamento o per combattere i cali di energia durante la giornata.
Le palline energetiche sono dei piccoli snack composti da ingredienti naturali come frutta secca, semi oleosi, superfood, cacao; sono ricche di fibre, proteine, grassi sani e prive di zuccheri aggiunti, conservanti e altri additivi.
Vediamo subito la ricetta (e le possibile varianti) per preparare questo snack super goloso da sperimentare subito; non resterete delusi.
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito qualcuno lamentarsi di qualcosa. Magari del lavoro, delle relazioni, del tempo, o semplicemente della vita. Ma perché questa tendenza sembra così umana e pervasiva? La psicologia ci offre alcune chiavi di lettura interessanti che ho approfondito in questo articolo.
Perchè l'erba del vicino è sempre più verde
Il paragone costante con gli altri, spesso alimentato dai social media e dalla cultura del confronto, è alla base di molte lamentele. Tendiamo a focalizzarci sugli aspetti positivi della vita degli altri, dimenticando le loro difficoltà e i loro lati oscuri.
Il meccanismo psicologico alla base della percezione che gli altri abbiano sempre di più di noi è complesso e multifattoriale. Diverse teorie psicologiche cercano di spiegare questa tendenza, spesso definita come "sindrome dell'erba del vicino è sempre più verde".
Ecco alcuni dei meccanismi chiave:
Avere gambe belle e in salute è il desiderio di molte persone. Oltre a una dieta equilibrata e all'attività fisica regolare, esistono numerosi rimedi naturali che possono contribuire a migliorare l'aspetto e il benessere delle gambe. Tra questi, la spazzolatura a secco e lo scrub sono senza dubbio i miei preferiti!
La cura naturale delle gambe richiede costanza e attenzione. Combinando spazzolatura a secco, scrub, corretta detersione, idratazione e uno stile di vita sano, potrete ottenere gambe belle, toniche e prevenire inestetismi e problemi come cellulite e ritenzione idrica.
La prevenzione è sempre la soluzione migliore!
Ricordate sempre di consultare un medico però, se avete problemi circolatori o altre patologie specifiche che richiedono un trattamento mirato e professionale.
Tra le tante ricette possibili, oggi ve ne propongo una tra quelle che considero più semplici, perfetta anche per i principianti, ovvero l'olio corpo.
La caratteristica che apprezzo di più (e che la rende una delle mie preferite) è la possibilità di personalizzarla in base alle noste esigenze, variando un solo ingrediente.
A seconda del tipo di ingrediente che adrete a scegliere avrete la possibilità di preparare un olio corpo drenante, se soffrite di ritenzione idritca e gambe gonfie o soggette a cellulite, oppure, se preferite, potrete optare per un rimedio che vi aiuterà ad affrontare il caldo regalandovi una sensazione di immediata freschezza riattivando al contempo la circolazione oppure, se il vostro desiderio è quello di rilassarvi e scioglire la muscolatura, non vi resta che sperimentare la mia terza ed ultima versione.
Ora andiamo a scoprire subito le 3 ricette.